A partire dal numero di Aprile del Giornale della Vela, usciranno una serie di nove miei articoli (più uno speciale nel numero di luglio) che parleranno della produzione di energia a bordo.
Quello nella foto qui sopra è il primo numero, che sarà in edicola fra pochi giorni.
L'obiettivo è quello di raccontarvi come si può raggiungere l'autonomia energetica, o quanto meno andarci molto vicini.
Non voglio anticiparvi nulla, ma i contenuti saranno interessanti (spero!!!) 
Ho anche preparato una serie di slide che possono essere utilizzate per fare delle presentazioni sugli stessi argomenti presso sedi da concordare (yacht clubs, circoli nautici, ecc.)
Il seminario proposto ha una durata di circa due ore, ma nel caso si può anche tagliare qualcosa. More...
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Il Battery Monitor è uno strumento molto utile a bordo, che serve per tenere sempre sotto controllo lo stato di carica delle batterie e controllare i consumi istantanei di energia elettrica.
Un Battery Monitor, infatti, normalmente fornisce le seguenti informazioni
Tensione delle batterie (Volts)
Questa è sicuramente un’informazione utile (anche se non particolarmente sofisticata) per capire se le batterie sono cariche oppure no. Diciamo comunque che fra tutte le informazioni fornite da questo strumento, questa è la meno preziosa, anche perché di solito un voltmetro è sempre già presente nella strumentazione di base della barca
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La Solbian è un’azienda di Torino che realizza pannelli fotovoltaici flessibili ad alto rendimento. Si tratta dei pannelli solari che vengono anche installati sulle barche di Soldini, che credo sia uno dei soci dell’azienda (SOL-BIAN).
Recentemente ho contattato la Solbian chiedendo informazioni sul loro prodotto, ed ho anche acquistato un kit con pannello da 100W per provarlo (leggete più avanti i risultati del test) ed infine li ho convinti ad offrire i kit ai lettori del blog ad un prezzo vantaggioso.
[Aggiornamento: è stata attivata una convenzione con il sito Negozio Equo per avere un ulteriore sconto sui prezzi esposti. Scrivete a info@negozioequo.com per richiedere il coupon sconto (dovete dire che siete lettori del Blog Della Vela)]
Composizione del kit:
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Negli articoli precedentemente pubblicati sull’argomento della ricarica delle batterie di bordo, ho puntato l’attenzione sui metodi per così dire ecologici, che sfruttano le energie rinnovabili (principalmente il sole).
Ora vorrei soffermarmi invece sul metodo in un certo senso più tradizionale, basato sul classico alternatore collegato al motore.
In effetti questa potrebbe essere una valida alternativa all’installazione di un generatore di corrente, che se da un lato avrebbe l’enorme vantaggio di risparmiare il motore principale, non è una scelta sempre praticabile per motivi di costi e di spazio. More...
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Nota: puoi leggere altri articoli e recensioni sui pannelli fotovoltaici flessibili per nautica e camper cliccando qui
Non appena ho potuto mettere le mani su questa vera novità in fatto di fotovoltaico, ho subito pensato a voi.
Ed ecco qui in anteprima il nuovo pannello solare prodotto dalla Enecom Italia, un’azienda di Torino, con sede anche a Verona. (cliccate sulle foto per ingrandirle)
Di pannelli fotovoltaici flessibili e calpestabili ce n’erano già molti in commercio, ma la novità di questo consiste nel fatto che è realizzato in silicio cristallino, e pertanto ha un rendimento quasi doppio rispetto ai “soliti” pannelli flessibili, che sono realizzati in silicio amorfo (vedi l’altro articolo del blog). Questo pannello in effetti vanta un’efficienza del 16%, che è fra le più alte oggi disponibili.More...
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(Aggiornamento di genaio 2014: ora esistono pannelli solari flessibili efficientissimi che possono essere installati molto semplicemente - anche volanti - in quanto pesano pochissimo. Puoi leggere un test cliccando qui. Questi pannelli solari sono venduti anche in kit sul sito www.negozioequo.com con uno sconto esclusivo per i lettori del Blog Della Vela).
Dopo aver scelto accuratamente il tipo di pannello fotovoltaico che fa al caso nostro, dobbiamo finalmente procedere con la sua installazione a bordo.
Ma come fare? E soprattutto, dove installarlo? Quando, un paio d’anni fa, mi sono trovato nella condizione di dover decidere, non vi nego di essermi un po’ arenato e di avere pensato per qualche tempo alla sistemazione ideale, prima di prendere una decisione.
Sono partito con l’idea di far costruire ed installare il classico rollbar in tubo di acciaio inox a poppa. Ma non ero molto convinto: a parte la spesa (se te lo fai fare ed installare ti costa una piccola fortuna, e comunque ben di più del costo del pannello), quello che mi lasciava perplesso era l’effetto estetico finale. More...
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La barca a vela è il mezzo di trasporto ecologico per definizione.
Andare a vela, secondo me, non è solo un hobby o uno sport, ma è anche e soprattutto uno stile di vita, una filosofia. Io personalmente sono da sempre affascinato dall’idea del raggiungimento dell’autonomia energetica in barca.
Ho sempre mal sopportato, durante le soste per qualche giorno in rada, di dover accendere quotidianamente per un’ora o due il motore al solo scopo di ricaricare le batterie di bordo. E non è solo per un problema di usura del motore, vi assicuro!
Un paio d’anni fa ho quindi deciso di dotarmi di un pannello fotovoltaico da 85 watt per vedere se riuscivo a diradare le ricariche con l’alternatore del motore.
Ebbene, devo dire con molta soddisfazione che l’installazione di quel singolo pannello solare mi garantisce in media quei 35-40 Ah al giorno che sono sufficienti nel mio caso a far fronte ai consumi.
In definitiva, con tempo soleggiato sono rimasto fino ad una settimana in rada senza accendere il motore.
Ma andiamo per gradi. More...
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Attenzione: per leggere una versione più aggiornata di questo articolo, che spiega come migliorare la carica delle batterie utilizzando l'alternatore del motore, clicca qui. Il resto dell'articolo rimane attuale.
Nell’articolo precedente abbiamo visto come calcolare il fabbisogno giornaliero di energia elettrica.
La stessa quantità di corrente che viene consumata dagli apparecchi elettrici in funzione a bordo dovrà in qualche modo essere fornita alle batterie per evitare che queste si scarichino completamente.
Per ricaricare una batteria al piombo ed elettrolita da 12 Volt, dobbiamo applicare ai suoi poli una tensione compresa circa tra 14.4V e 14.7V. Questo assicura una ricarica completa (cioè vicina al 100% della capacità nominale della batteria) in tempi abbastanza rapidi.
Quando la batteria è completamente carica, bisognerà portare la tensione applicata a 13.8 Volt, per evitare danni da surriscaldamento alla batteria stessa. La tensione di 13.8 Volt non aumenta ulteriormente la carica della batteria, ma si limita semplicemente ad evitare che questa possa perdere parte dell’energia accumulata anche se non sottoposta a nessun carico. Le batterie al piombo sono infatti soggette ad un fenomeno detto autoscarica, che ne causa un lento, ma progressivo scaricamento. More...
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Grazie alle email che qualcuno di voi ogni tanto mi invia, dandomi suggerimenti sugli argomenti da trattare, ho deciso di iniziare a scrivere una serie di articoli dedicati al tema dell’elettricità a bordo. In questo primo articolo vedremo alcuni concetti di base, che serviranno per calcolare il consumo quotidiano di elettricità, in modo tale da determinare l’autonomia del parco batterie installato a bordo.
Di una qualsiasi corrente elettrica si possono misurare tensione e intensità.
La tensione si misura in Volts (abbreviata in V) e per questo motivo a volte viene detta voltaggio (personalmente lo trovo un termine bruttissimo).
L’intensità di corrente, invece, si misura in Ampere ( A ) ed anche questa in maniera impropria viene talvolta denominata amperaggio. More...
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