…bisogna farli volare!
Dell’importanza di avere una bella vela di prua leggera e di ampia superficie avevo già parlato in alcuni post precedenti.
Una vela di questo tipo può salvarci la crociera estiva, permettendo di effettuare navigazioni a vela veloci e piacevoli anche con la tipica brezza termica forza 2-3 che caratterizza la maggior parte delle giornate estive mediterranee. Questo è specialmente vero sulle barche performanti (cosiddette “crociera veloce” ) ad armo frazionato, in cui la randa è la vela principale ed il fiocco di solito è a bassa ricopertura (max 110%, se non addirittura fiocco autovirante) proprio per non penalizzare la prestazione della randa.
Solitamente ci riferiamo ad una vela di questo tipo con il termine “gennaker”, ma in realtà i cosiddetti gennaker si differenziano tra di loro per il taglio e il rapporto tra la lunghezza della cosiddetta “spalla” (a metà altezza della vela, detta anche AMG) e quella della base (ASF). Rapporti differenti danno vita a vele con prestazioni e range di utilizzo differenti tra di loro, che prendono il nome di spi asimmetrico, gennaker o drifter/reacher (G zero in versione “rivista” ). More...
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Durante le crociere estive a vela, spesso capita di trovare condizioni anticicloniche in cui le brezze termiche sono piuttosto deboli. In pratica, ci troviamo a navigare con un forza 2 – forza 3. Questo vento è perfetto per le andature di bolina, in quanto ci consente di raggiungere quei 5-6 nodi di velocità che rendono piacevole la nostra navigazione, ma se abbiamo il vento al portante le cose cambiano radicalmente, e spesso siamo costretti ad accendere il motore per sopperire alle scarse prestazioni a vela che caratterizzano queste andature con poco vento.
Se poi la nostra meta si trova proprio nella direzione verso cui spira il vento, allora siamo nella condizione peggiore. Se ci mettessimo in rotta col vento in poppa, infatti, la velocità sarebbe davvero bassa anche utilizzando un buon spi tangonato, e ben presto ci troveremmo costretti ad accendere il tanto detestato motore.
Allora cosa possiamo fare per andare più veloci? More...
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La vera sorpresa positiva di queste ultime vacanze è stato il nuovo gennaker che ho regalato a Lady Blues la scorsa primavera.
Ho già scritto una serie di articoli sull’argomento gennaker, ma ora che ho provato bene questa vela per un mese intero vorrei fare un resoconto, sperando che sia utile a qualcuno.
Premetto che la vela non è proprio un gennaker “puro”, ma piuttosto una via di mezzo tra un gennaker ed un code zero, come potete forse vedere nella foto qui sopra
Potrei definirlo un gennaker magro, oppure un code zero un po’ più grasso, ecco.
Comunque in definitiva una vela molto versatile e divertente, che si usa tranquillamente dalla bolina fino al lasco. More...
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E’ giunto il momento di raccontarvi le mie impressioni dopo avere utilizzato per qualche uscita la mia nuova vela.
Come alcuni di voi già sapranno, si tratta di un code 0. O forse un drifter, non so esattamente la differenza tra queste due vele. Da quanto ho capito sono molto simili.
Si tratta comunque di una vela in nylon da 65 grammi/mq, con taglio triradiale e più magra rispetto ad un gennaker.
Si avvolge su un immagazzinatore (detto anche frullino – nell’immagine qui sotto potete vederne un particolare) che rende l’inferitura autoportante ed è molto comodo da utilizzare, in quanto rende l’utilizzo della vela molto semplice anche con equipaggio ridotto ed inesperto. L'immagazzinatore è murato su un piccolo bompresso. More...
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Le vele di prua tipo gennaker o code zero richiedono un punto di mura avanzato verso prua, al fine di aumentare la superficie velica e far lavorare meglio la stessa vela.
Un piccolo bompresso in questi casi è la soluzione ideale.
Sulla mia barca di 10 metri il velaio ne ha realizzato uno di 120 cm utilizzando un tubo in acciaio inox da 40 mm di diametro e poco altro.
Il prodotto finale è più che soddisfacente: può essere montato e smontato in un minuto utilizzando solo una pinza per allentare il grillo e costa molto meno di uno di quelli prodotti dalle grandi aziende di attrezzature della nautica. More...
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Il velaio mi ha convinto a fare un Code Zero invece del gennaker.
Mi ha detto che è più versatile: essendo più magro ha un range di utilizzo che va dai 55 ai 120 gradi al vento.
Inoltre - dice lui - può anche essere usato tangonato con vento in poppa, ed anche a farfalla con randa o genoa.
Insomma, per farla breve ci ho pensato un po' ed alla fine mi sono fatto convincere: oggi ho fatto l'ordine.
La vela sarà in nylon da 65 grammi/mq con taglio triradiale e verrà inferita su un immagazzinatore Facnor FX 1500 e dotata di una banda anti-UV su base e balumina, in modo da poterla lasciare arrotolata nel mesi di vacanza.
A dir la verità non ero convinto di mettere la banda UV, perchè avevo paura che appesantisse la vela, ma anche in questo caso mi sono lasciato convincere da Antoine, che mi ha assicurato che non sarà così, visto che la banda pesa solo 85 grammi/mq e ne va utilizzata molto poca.
La vela sarà murata su un piccolo bompresso di 120 cm che mi farà realizzare lui stesso.
Aggiornamento:
Leggi qui la prova in mare del code 0
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Basta, ho deciso: è giunto il momento di regalare alla mia Lady Blues un bel gennaker.
Ho deciso per la versione con avvolgitore, o immagazzinatore se preferite, così da renderlo ancora più facile ed utilizzabile da solo, con equipaggio spaparanzato al sole, quindi in pieno spirito crocierista.
Ho chiesto un preventivo a Williamson Voiles, un velaio molto bravo di Saint Laurent Du Var, vicino al mio porto.
Il titolare è Antoine, una persona affabile e simpatica che inoltre parla molto bene l'italiano. Diciamo che è il mio velaio di fiducia fin da quando avevo l'Alpa 9.50
Di lui ho sempre apprezzato soprattutto la precisione nell'esecuzione dei lavori. Anche quando mi ha installato lo sprayhood (capottina) ha fatto davvero un ottimo lavoro (ne ho viste moltissime montate male, credetemi)
Ora mi sta facendo il preventivo. Dovrò anche fargli installare un piccolo bompresso in inox per murare la vela.
Vi terrò informati e soprattutto vi racconterò le mie prime impressioni quando lo proverò.
A proposito: quali colori scegliereste voi?
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