La Solbian recentemente ha messo in commercio una nuova linea di pannelli fotovoltaici flessibili chiamata All-In-One, caratterizzata dal fatto di avere un regolatore di tensione MPPT incorporato, che prende il posto di una delle celle di silicio.
Questa nuova serie di pannelli solari è quindi rivolta agli utenti che hanno poca dimestichezza con cacciaviti e connettori e preferiscono una soluzione semplice da installare. Infatti per l’installazione sarà sufficiente connettere i due cavi che escono dal pannello ai morsetti della batteria. Niente di più semplice, quindi. Unica attenzione va posta alla polarità delle connessioni: il positivo del pannello sul positivo della batteria, e il negativo sul negativo.
Per comodità si può pensare di utilizzare un connettore bipolare stagno ad incasso, creando una presa a parete in pozzetto o all’interno dell’imbarcazione, come ho fatto io (vedere foto a lato).
Consiglio sempre di installare un fusibile da 20-30 Ampere sul cavo positivo, il più vicino possibile al morsetto della batteria. Questo per garantire una protezione aggiuntiva dai corto circuiti.
I pannelli Solbian All-In-One sono venduti in tre potenze: More...
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Alcune persone, vedendo un precedente video di un test di pannelli solari, mi hanno scritto chiedendo se i regolatori di tensione con tecnologia MPPT fossero davvero migliori di quelli “normali” (PWM), visto che il loro prezzo è abbastanza alto (oltre i 100 euro).
Sfidando la voglia di far niente che mi ha assalito questa estate, sono riuscito a fare un piccolo video che mostra il funzionamento di uno di questi regolatori, il Western CO WRM15.
Spero che risulti chiaro. Buona visione
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La pulizia del pozzetto o della coperta in teak della barca è un'operazione lunga e faticosa, tuttavia è indispensabile effettuarla almeno una volta all'anno non solo per un fatto estetico, ma anche per garantire una vita più lunga al preziosissimo legno.
La manutenzione della coperta in teak è composta sostanzialmente da tre fasi:
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Chi è salito almeno una volta in barca a vela saprà che la gassa d’amante è uno dei pochi nodi fondamentali da imparare a fare ad occhi chiusi.
Ho trovato su Youtube un video molto interessante che mostra ben nove modi diversi per fare questo utilissimo nodo.
Secondo me vale la pena di guardarlo… More...
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Non si può nemmeno più definire una barca a vela, ed in effetti questo coso si chiama Sailrocket, cioè razzo a vela.
Comunque sia, quest’affare ha da poche settimane migliorato il record di velocità a vela, raggiungendo la folle velocità di oltre 65 nodi, cioè più di 120 Km/h sull’acqua!
Il tutto in una giornata in cui il vento medio soffiava tra i 25 e i 30 nodi, quindi una velocità più che doppia rispetto alla velocità del vento.
Il razzo aveva ovviamente un’andatura di bolina strettissima, mentre il vento reale probabilmente soffiava al lasco. Chi si vuole divertire può trovare tra le pagine di questo stesso blog un calcolatore di vento reale ed apparente.
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Le catene calibrate che si utilizzano per ancorare sulle barche da diporto sono tutte uguali? E’ vero che basta scegliere la misura adatta alla nostra barca (diametro in millimetri del tondino che forma l’anello) per essere sicuri che tenga fino al carico di rottura dichiarato?
Evidentemente la risposta è NO. Non tutte le catene sono uguali e soprattutto non tutti i catenifici producono con gli stessi standard di qualità. More...
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Varare la barca implica sempre un certo grado di tensione psicologica per la paura che possa succedere qualcosa di spiacevole.
Questo video che ho trovato su Youtube dimostra che… i timori alcune volte possono essere fondati 
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Avete perso la chiave di accensione del motore? Nessun problema: basta individuare il motorino di avviamento ed il gioco è fatto.
In questo video di Youtube potete constatare voi stessi quanto sia facile mettere in moto il motore.
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Quante probabilità ci sono di beccare una balena in mezzo all’oceano?
Poche, direte voi, vero? Ed invece guardate un po’ nel video qui sotto cosa è successo a Camper mentre filava a 20 nodi di velocità in pieno Oceano Atlantico, da Miami a Lisbona.
E’ stato solo grazie ai riflessi prontissimi del timoniere se sono riusciti ad evitare una balena proprio all’ultimo secondo.
Non oso pensare cosa sarebbe successo se l’avessero urtata a quella velocità.
Brrrr….
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La Solbian è un’azienda di Torino che realizza pannelli fotovoltaici flessibili ad alto rendimento. Si tratta dei pannelli solari che vengono anche installati sulle barche di Soldini, che credo sia uno dei soci dell’azienda (SOL-BIAN).
Recentemente ho contattato la Solbian chiedendo informazioni sul loro prodotto, ed ho anche acquistato un kit con pannello da 100W per provarlo (leggete più avanti i risultati del test) ed infine li ho convinti ad offrire i kit ai lettori del blog ad un prezzo vantaggioso.
[Aggiornamento: è stata attivata una convenzione con il sito Negozio Equo per avere un ulteriore sconto sui prezzi esposti. Scrivete a info@negozioequo.com per richiedere il coupon sconto (dovete dire che siete lettori del Blog Della Vela)]
Composizione del kit:
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Sabato mattina, poco dopo aver mollato gli ormeggi, mi sono accorto di essermi dimenticato di comprare il pane.
Panico!!! Come si fa a stare due giorni in rada senza pane?
Per fortuna che Aonami ha la cambusa sempre ben fornita. No, non avevo pan carrè, grissini… niente di simile. Ma di farina e di lievito di birra liofilizzato, a bordo ne ho sempre una discreta scorta 
Ed allora, appena dato fondo all’ancora, mi metto ad impastare la farina. Obiettivo: piadine e pane. Ma siccome non ho fiducia nella capacità del forno di raggiungere i 200 gradi necessari per una buona cottura del pane, mi viene in mente che da qualche parte devo aver letto che è possibile cuocerlo anche nella pentola a pressione. Decido quindi di fare un tentativo. More...
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Dal sito MarineTraffic.com, di cui casualmente ho appena parlato, si possono visualizzare le ultime posizioni inviate dalla Costa Concordia. Cliccate sull’immagine qui sopra per andare direttamente a visualizzarle sul sito MarineTraffic.com
Alcune cose risultano chiare: More...
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Oggi vorrei parlarvi di un’app per smartphone iPhone, iPad e Android, che credo che molti di voi conoscano già. Ma siccome l’applicazione è davvero carina, utile ed economica, penso che valga la pena recensirla su questo blog, a beneficio di coloro che non ne avessero ancora sentito parlare.
Si tratta di un’applicazione che trasforma i vostri cellulari o tablet PC, purché dotati di sistema operativo iOS o Android, in mini-chartplotter. L’app è stata sviluppata da Navionics, e quindi le carte nautiche digitali sono le stesse che corredano molti dei chartplotter più diffusi sul mercato.
Il livello di dettaglio e la qualità delle mappe sono esattamente gli stessi presenti sui dispositivi dedicati installati a bordo, solo che nel caso dell’app queste sono residenti sul nostro cellulare e quindi ce le possiamo portare sempre con noi. More...
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Il 4 novembre 2011 l’imbarcazione a vela “Wizard of Afrika” è colata a picco a poco meno di 400 miglia al largo delle coste del Mozambico (ndr: e quindi in Oceano Indiano, non in Atlantico come erroneamente specificato nel titolo
)
La causa è da attribuirsi ad un urto violento subito nel corso della notte, molto probabilmente contro un container alla deriva.
Le cinque persone a bordo sono state tutte tratte in salvo da una nave che è accorsa sul luogo dell’incidente in seguito alla richiesta di soccorso.
L’imbarcazione stava navigando intorno al mondo da diversi anni, quando partì dalle coste africane al seguito dell’edizione della World ARC del 2008.
E’ davvero triste osservare la foto degli ultimi istanti della barca, dopo aver seguito su
target="_blank">youtube e su facebook le sue avventure…
Speriamo che si arrivi presto ad installare su ogni container un trasmettitore AIS, in modo che sia possibile per le imbarcazioni controllare la posizione di quelli che si perdono in mare (sembra che non siano pochi).
Qui sotto un video di qualche anno fa, che mostra Wizard of Afrika in navigazione in mezzo all’Atlantico, diretta verso il Brasile. More...
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Al Salone di Genova quest’anno non ho potuto fare a meno di visitare il nuovo Dehler 41, uno dei primi modelli realizzati dal cantiere tedesco dopo il fallimento e il successivo passaggio al gruppo Hanse.
C’era molta attesa e curiosità da parte dei “vecchi” dehleristi che volevano capire se la nuova gestione avrebbe mantenuto la nota qualità delle imbarcazioni Dehler oppure no.
E forse proprio per dare un chiaro segnale di continuità, anche il nuovo Dehler 41, come il suo predecessore, nasce dalla penna dello studio Judel/Vrolijk. Ma questa volta le linee sono ben più moderne: baglio massimo che viene portato fino all’estrema poppa, che pertanto risulta molto larga. La prima cosa che balza all’occhio è quindi un pozzetto gigante, con le ormai classiche due ruote del timone che, proprio a causa della larghezza del pozzetto, sono quasi diventate irrinunciabili. Avrei forse preferito vedere anche due timoni (due pale), in quanto su barche con forme così larghe a poppa si rischia che con barca molto sbandata un solo timone centrale possa uscire dall’acqua e provocare una straorzata. Ma sono sicuro che Judel e Vrolijk sappiano certamente il fatto loro!
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Eh sì, quest’anno sono stato davvero pigro. Niente diario di bordo sul blog, pochissime foto.
In compenso molto divertimento. Il tempo è stato sempre buono nel mese di agosto e le brezze termiche del pomeriggio, dopo il tramonto del sole lasciavano spesso il posto ad una calma piatta. Meglio di così…
Aonami è scesa fino in Sardegna, alla Tavolara. Le tappe sono state registrate come tutti gli anni su youposition.it.
E’ stata una crociera molto divertente anche perché ho incontrato parecchi amici in giro, alcuni dei quali visti “realmente” per la prima volta, dopo anni di conoscenza “virtuale” nel mondo di internet. Tutte persone interessanti e simpatiche. Anzi, mi sono ormai convinto che tutti i velisti siano persone eccezionali
La chiave di lettura di questa vacanza si può riassumere nelle poche foto che seguono, ma soprattutto nel video: la felicità di una bella veleggiata con un forza 7 da Pinarellu (Corsica) fino a Caprera. 31 miglia coperte in 4 ore, alla media di 8 nodi. Siamo partiti da Pinarellu con una brezza da NE che, all’altezza del golfo di Porto Vecchio, si è rapidamente trasformato in un W molto più gagliardo: More...
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Non so se vi ricordate, ma tempo fa vi avevo presentato un prototipo di un caricabasso per il frullone della Bamar (Rollgen).
Vi avevo promesso che l’avrei montato sul mio Rollgen e l’avrei provato, ma purtroppo non l’ho fatto, complice la pigrizia, ma anche il fatto che un’onda frangente mi ha strappato il bompresso dalla coperta, facendolo cadere in mare
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Non sto seguendo molto queste regate, però è spettacolare vedere come certi catamarani riescano a girarsi ingavonando la prua in acqua con le raffiche di vento a 30 nodi.
Si tratta proprio di extreme sailing, cioè di condizioni davvero estreme a cui sono sottoposte queste imbarcazioni, che evidentemente sono progettate per dare il meglio di sé con venti di gran lunga inferiori a quelli presenti in questi giorni a Qingdao.
Ho trovato su youtube questo video che vi sottopongo. Si tratta di una compilation delle scuffie più spettacolari che sono avvenute in questi giorni.
Guardate come i catamarani si distruggono facilmente. Gli alberi si spezzano come fossero grissini. More...
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Questo video l’ho girato sabato 16 aprile 2011 mentre ero in navigazione verso Cap d’Antibes.
La videocamera è la GoPro HD, una sports cam subacquea molto divertente che offre angoli di ripresa inusuali ed interessanti grazie ad un grandangolo spinto (170 gradi) e all’alta definizione fino a 1080p.
Aonami correva a 8 nodi, con un vento reale di 10 nodi che diventavano 15 di apparente.
Per limitare lo sbandamento avevo preso una mano alla randa, mentre il genoa 140% era completamente aperto. Adesso so che qualcuno starà ridendo perché ho preso una mano con 15 nodi…
Le riprese fuoribordo sono state effettuate attaccando la videocamera al mezzo marinaio
Dico la verità: a rivederlo mi viene una voglia di navigare…. mmmhhhh….
Buona visione
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L’anno scorso, su consiglio dell’amico Davide Zerbinati, ho acquistato in internet l’antenna WiFi che vedete nell’immagine qui sopra.
In verità non si tratta di una semplice antenna, poiché l’aggeggio include anche una scheda WiFi integrata.
Si chiama Captifi ed è prodotta da RadioLabs, una società californiana specializzata in gadgets simili.
Il sito di RadioLabs descriveva le proprietà miracolose di questa antenna, dicendo che la ricezione degli hotspot WiFi sarebbe migliorata di 15 volte rispetto ad una scheda di un normale PC portatile e garantendo una portata fino a qualche chilometro. More...
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All’ultimo Salone Nautico di Parigi la Hanse ha presentato la sua soluzione alla crisi del mercato. Si tratta di un 44 piedi ridotto veramente all’essenziale e venduto soltanto attraverso il canale di internet.
Lo scafo è quello dell’Hanse 430: un progetto di Judel-Vrolijk che già di per sé è una garanzia di linee d’acqua veloci.
Ma la vera novità sembra essere il prezzo. Infatti sembra che la barca sia in vendita a meno di 100.000 euro, il che non è affatto male, considerato che stiamo sempre parlando di una lunghezza di 13 metri e rotti…
Solovela.net, sempre attenta e puntuale, ha pubblicato un video su youtube, che vi propongo qui sotto. More...
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Il Rollgen è sicuramente un ottimo prodotto, della serie che quando lo provi non puoi più farne a meno, perchè rende l’utilizzo del gennaker o dello spi asimmetrico facile quanto quello di un genoa su arrotolatore.
L’unica cosa è che bisogna capire bene come fare per avvolgere la vela, altrimenti ci si può trovare in una condizione in cui le spire si avvolgono troppo strette, tanto che poi sarà difficile svolgerlo la volta successiva.
Ed infatti io le prime volte tenevo la scotta troppo in tensione mentre arrotolavo. Allora mi sono messo alla ricerca di informazioni e alla fine mi sono anche procurato questo video, che mostra chiaramente (anche facendo uso di una telecamera posizionata in testa d’albero) che durante la fase di avvolgimento bisogna lasciare la scotta completamente in bando, in modo tale che il gennakeer cominci ad arrotolarsi morbido a partire dalla penna.More...
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Andrea Mura su Vento Di Sardegna ha perso qualche posizione ed in questto momento è terzo.
In questo video c'è un riassunto delle prime 700 miglia percorse.
Buona visione.
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Altro che bufala, altro che fotomontaggio!!! La notizia che in questi ultimi giorni ha fatto il giro del pianeta mi aveva insospettito all’inizio, in quanto la foto non mi convinceva affatto. Sembrava il classico fotomontaggio di qualche burlone, che viene smascherato dopo qualche giorno, quando ormai la bufala è stata presa per buona dal mondo intero.
Mi sono messo a fare una piccola ricerca in internet, ed ho trovato il video girato da una barca vicina, che mostra inconfutabilmente More...
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Durante l’ultima crociera da Antibes a Porquerolles e ritorno ho goduto non poco.
E’ stata la prima mini-crociera che ho fatto sulla mia nuova barca e praticamente la prima volta che ho potuto issare il gennaker per lunghi tratti.
Vela stupenda e performante, che in parecchie occasioni mi ha dato la possibilità di loggare velocità uguali a quelle del vento apparente. Non mi era mai capitato prima.
Con venti leggeri (dai 6 nodi in giù
la vela rende benissimo a 60-70 gradi dall’apparente. Con 6 nodi di reale si fanno tranquillamente 6 nodi di velocità.
All’aumentare dell’intensità del vento si può anche poggiare di qualche grado senza perdere in velocità. Già con 9-10 nodi di reale non è conveniente portare la barca all’orza oltre gli 80 gradi all’apparente, perché More...
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