[Aggiornamento: Queste lampadine LED sono ora acquistabili su www.negozioequo.com]
Detto fatto: subito dopo aver lanciato il sondaggio nel post precedente per verificare il livello di interesse dei lettori nei confronti delle fonti di illuminazione a basso consumo energetico, ho effettuato un ordine di alcune lampade LED per fare una prova pratica in barca.
Premetto che avevo già acquistato e provato un paio di altre lampadine LED qualche settimana fa, quindi queste ultime sono state messe a confronto con le prime e a loro volta con le alogene da 10W preesistenti. More...
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Questa volta devo proprio ringraziare l’amico Alex, che mi ha segnalato l’esistenza di un prodotto Open Source (e quindi gratuito) che trasforma un PC in un vero e proprio plotter cartografico, consentendo la pianificazione delle rotte prima della partenza e, se opportunamente interfacciato con gli strumenti installati a bordo (tramite collegamento NMEA, come al solito), diventa anche un valido strumento di aiuto alla navigazione, poiché non si limita a visualizzare la posizione dell’imbarcazione sulla mappa, ma consente altresì di monitorare tutti i dati di navigazione, dalla velocità, alla rotta, vento, AIS, Radar e quant’altro.
Ma andiamo con ordine. More...
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L’anno scorso, su consiglio dell’amico Davide Zerbinati, ho acquistato in internet l’antenna WiFi che vedete nell’immagine qui sopra.
In verità non si tratta di una semplice antenna, poiché l’aggeggio include anche una scheda WiFi integrata.
Si chiama Captifi ed è prodotta da RadioLabs, una società californiana specializzata in gadgets simili.
Il sito di RadioLabs descriveva le proprietà miracolose di questa antenna, dicendo che la ricezione degli hotspot WiFi sarebbe migliorata di 15 volte rispetto ad una scheda di un normale PC portatile e garantendo una portata fino a qualche chilometro. More...
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Questa settimana ho approfittato del tempo pessimo per fare una serie di lavoretti su Aonami.
Dopo aver notato che la parte in ghisa della chiglia cominciava a presentare evidenti segni di corrosione galvanica, ho deciso di installare un isolatore galvanico. Questo semplice dispositivo elettronico è relativamente economico (un centinaio di euro), si installa in 15 minuti ed elimina una delle cause della corrosione galvanica, che può essere potenzialmente pericolosa in barca. More...
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Venerdì sera ho rivisto Renzo Greghi, il detentore del brevetto dell'avvolgitore per gennaker, spi asimmetrici, code zero, ecc. denominato ROLLGEN e commercializzato dalla Bamar.
Come vi avevo già accennato, Renzo ha da poco studiato e brevettato un dispositivo caricabasso da installare sul Rollgen. Venerdì mi ha dato un prototipo per farmelo provare. Si tratta di questo bel pezzo che vedete nella foto. La versione definitiva sarà leggermente diversa: avrà degli anelli a cui fissare dei grilli per collegare il pezzo al tamburo dell'avvolgitore e al punto di mura della vela, mentre questo come vedete utilizza delle cimette di spectra impiombate. More...
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Lo scorso fine settimana Max & Ale ci hanno invitato a Trapani sul loro Beneteau Oceanis 50. E’ stato un weekend magnifico, raccontato in modo esilarante sul loro blog.
Il weekend è stato molto interessante non solo per la compagnia ed i luoghi stupendi che abbiamo visitato, ma anche perché ho potuto “curiosare” tra i gadgets incredibili che Max ha a bordo.
Tra le cose che hanno attirato la mia attenzione (anche perché ne stavo proprio cercando uno) c’è un piccolissimo aggeggio che funge da router wireless per la condivisione WiFi della connessione internet 3G (quella delle chiavette con dentro la SIM, per intenderci).More...
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Nota: puoi leggere altri articoli e recensioni sui pannelli fotovoltaici flessibili per nautica e camper cliccando qui
Non appena ho potuto mettere le mani su questa vera novità in fatto di fotovoltaico, ho subito pensato a voi.
Ed ecco qui in anteprima il nuovo pannello solare prodotto dalla Enecom Italia, un’azienda di Torino, con sede anche a Verona. (cliccate sulle foto per ingrandirle)
Di pannelli fotovoltaici flessibili e calpestabili ce n’erano già molti in commercio, ma la novità di questo consiste nel fatto che è realizzato in silicio cristallino, e pertanto ha un rendimento quasi doppio rispetto ai “soliti” pannelli flessibili, che sono realizzati in silicio amorfo (vedi l’altro articolo del blog). Questo pannello in effetti vanta un’efficienza del 16%, che è fra le più alte oggi disponibili.More...
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E’ giunto il momento di raccontarvi le mie impressioni dopo avere utilizzato per qualche uscita la mia nuova vela.
Come alcuni di voi già sapranno, si tratta di un code 0. O forse un drifter, non so esattamente la differenza tra queste due vele. Da quanto ho capito sono molto simili.
Si tratta comunque di una vela in nylon da 65 grammi/mq, con taglio triradiale e più magra rispetto ad un gennaker.
Si avvolge su un immagazzinatore (detto anche frullino – nell’immagine qui sotto potete vederne un particolare) che rende l’inferitura autoportante ed è molto comodo da utilizzare, in quanto rende l’utilizzo della vela molto semplice anche con equipaggio ridotto ed inesperto. L'immagazzinatore è murato su un piccolo bompresso. More...
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Le vele di prua tipo gennaker o code zero richiedono un punto di mura avanzato verso prua, al fine di aumentare la superficie velica e far lavorare meglio la stessa vela.
Un piccolo bompresso in questi casi è la soluzione ideale.
Sulla mia barca di 10 metri il velaio ne ha realizzato uno di 120 cm utilizzando un tubo in acciaio inox da 40 mm di diametro e poco altro.
Il prodotto finale è più che soddisfacente: può essere montato e smontato in un minuto utilizzando solo una pinza per allentare il grillo e costa molto meno di uno di quelli prodotti dalle grandi aziende di attrezzature della nautica. More...
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Il velaio mi ha convinto a fare un Code Zero invece del gennaker.
Mi ha detto che è più versatile: essendo più magro ha un range di utilizzo che va dai 55 ai 120 gradi al vento.
Inoltre - dice lui - può anche essere usato tangonato con vento in poppa, ed anche a farfalla con randa o genoa.
Insomma, per farla breve ci ho pensato un po' ed alla fine mi sono fatto convincere: oggi ho fatto l'ordine.
La vela sarà in nylon da 65 grammi/mq con taglio triradiale e verrà inferita su un immagazzinatore Facnor FX 1500 e dotata di una banda anti-UV su base e balumina, in modo da poterla lasciare arrotolata nel mesi di vacanza.
A dir la verità non ero convinto di mettere la banda UV, perchè avevo paura che appesantisse la vela, ma anche in questo caso mi sono lasciato convincere da Antoine, che mi ha assicurato che non sarà così, visto che la banda pesa solo 85 grammi/mq e ne va utilizzata molto poca.
La vela sarà murata su un piccolo bompresso di 120 cm che mi farà realizzare lui stesso.
Aggiornamento:
Leggi qui la prova in mare del code 0
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