From Y2K - day 6 - messaggio ricevuto il 28-11-2015 alle 11.10 ora italiana
La notte più tranquilla
Almeno per ora.
Già, perché tecnicamente la notte non è ancora finita.
L'orologio di bordo segna ancora le 5, però sono convinto che ormai questa notte passerà così, tranquilla e senza problemi.
Alla fine ci siamo organizzati con i turni di notte, dopo che il Capitano Max si è ammalato (voci insistenti a bordo dicono che sia solo una scusa per starsene in branda). Due ore montano le fanciulle insieme, almeno si fanno compagnia, e due ore monto io.
Se tutto fila liscio, durante un turno di guardia non è che ci sia molto da fare: il pilota automatico governa la barca in modo impeccabile, quindi bisogna solo ogni tanto controllare l'eventuale presenza di altre barche, la direzione ed intensità del vento, e dare una controllatina con il radar per verificare la presenza di eventuali squalls, cioè quelle formazioni temporalesche di cui vi ho già accennato.
Sul monitor del radar si vedono distintamente. Bisogna fare il rilevamento polare e misurare la distanza, così dopo qualche minuto si capisce in quale direzione si stanno muovendo e a che velocità.
A questo punto si decide la strategia: se non c'è niente da fare ci prepariamo a prenderlo, riducendo per tempo le vele, se invece intravediamo la possibilità di schivarlo, allora cambiamo leggermente la nostra rotta spostandoci dalla sua traiettoria. Però questa notte nulla di tutto ciò.
La temperatura dell'aria è gradevole, cielo quasi sereno, umidità zero.
L'unica rottura di scatole è il rumore della randa che sbatte ogni tanto a causa della mancanza di vento. Peccato, perché fino a un'ora fa di vento un po' ce n'era.
Io non ho sonno.
Ormai ho imparato a dormire come i delfini: cinque minuti ogni tanto. Non importa se sdraiato, seduto, oppure in piedi: l'importante è accumulare nelle 24 ore quelle 4 o 5 ore di sonno che sono il minimo sindacale per restare in vita.
E poi oggi c'è una luna incredibile.
La luna qui ha una luce così intensa che si riesce persino a leggere un libro in pozzetto senza accendere la luce. Davvero, non sto scherzando.
Un po' deve sicuramente dipendere dal fatto che l'aria è tersa, ma poi anche perché a queste latitudini è alta nel cielo, vicino allo zenit, e quindi la luce attraversa meno atmosfera per arrivare a terra.
Per il resto tutto procede bene. Ieri sera abbiamo mangiato un fantastico risotto con la zucca, opera della Tita, naturalmente.
Proseguiamo verso sudovest con vento molto debole e di conseguenza andiamo molto piano.
Cerchiamo l'Aliseo a sud, ma non sappiamo dove si trova. Qualcuno ci potrebbe dire da casa dove cavolo si è nascosto? Fino a che latitudine dobbiamo scendere? Ora siamo a 21 di latitudine e quasi 29 di longitudine ovest, quindi quasi al cosiddetto "cancello di Colombo", situato a 20 N ,30 W, dove dicono che l'Aliseo non si nega mai a nessuna nave.... Speriamo!
Navigation Report
---------------------------------------------------------
At 28/11/2015 09:18 (utc) our position was 21°01.38'N 028°50.23'W
SOG:4.9Kt COG:216T WIND:10Kt from NE
---------------------------------------------------------
(nota di Vittorio)
A proposito di "Luna".... ricordo che ho insegnato io ad Ale (il figlio di Roberto – NdR) questa parola nel '96 quando aveva 1 anno. Eravamo al porto di Olbia di sera, in attesa di imbarcarci per tornare a Milano, in una bella sera di fine luglio. Col ditino puntato verso il disco dorato nella sua "veste" piena, pronunciava felice "...una !".