Le catene calibrate che si utilizzano per ancorare sulle barche da diporto sono tutte uguali? E’ vero che basta scegliere la misura adatta alla nostra barca (diametro in millimetri del tondino che forma l’anello) per essere sicuri che tenga fino al carico di rottura dichiarato?
Evidentemente la risposta è NO. Non tutte le catene sono uguali e soprattutto non tutti i catenifici producono con gli stessi standard di qualità.
Io sono dell’idea che sia sempre meglio acquistare una catena prodotta da un catenificio con un’ottima reputazione, anche se dovesse essere leggermente più costosa. In commercio esistono infatti catene a basso prezzo di dubbia provenienza (per lo più realizzate in Cina), che nel migliore dei casi presentano una galvanizzazione non eseguita a regola d’arte, che quindi porterà ad una corrosione prematura.
A volte però i difetti possono essere ben più gravi ed in questi casi avremo acquistato un prodotto pericoloso, in quanto non rispetterà i carichi di lavoro e di rottura specificati.
Il video qui sotto mostra un test interessante effettuato dalla rivista Yachting Monthly, in cui vengono testate diverse catene galvanizzate, acquistate da produttori diversi. Le catene vengono sottoposte a trazione fino al loro cedimento. I risultati sono evidenti: non tutti i produttori sono ugualmente affidabili. Il test completo verrà pubblicato sul numero di gennaio 2013 della rivista. Mi sono messo un alert per non dimenticarmi di acquistarlo!
Non tutti gli acciai sono uguali
Una cosa che non tutti sanno (non lo sapeva neppure il titolare di un famoso negozio di nautica di Milano a cui mi sono rivolto lo scorso anno per acquistare uno spezzone di catena!) è che le catene possono essere prodotte con acciai differenti, che seguono procedimenti termici diversi e quindi sono più o meno resistenti alla trazione.
Commercialmente si parla di “grado” (grade in inglese) o “classe” della catena.
Per la nautica vengono normalmente commercializzate catene di classe 30 o classe 40, ma con una spesa poco più alta si può acquistare una catena di classe 70, che ha una robustezza molto maggiore, ma peso uguale.
Per fare un esempio: una catena da 8 mm di grado 40 ha un carico di lavoro di circa 1.000 kg ed un carico di rottura di 4.000 kg e pesa 1,4 Kg al metro.
La stessa catena da 8 mm pesa sempre 1,4 Kg al metro, ma ha un carico di lavoro di 1.400 kg ed un carico di rottura di 7.000 kg. Cioè quasi come una catena da 10 mm di grado 30 o 40
Avete capito il vantaggio? Invece di aumentare il peso a prua e cambiare il barbotin del salpancora, se volete aumentare l’affidabilità della vostra linea d’ancoraggio potete semplicemente sostituire la catena esistente con una a grado più elevato 
Se siete davvero curiosi, potete scaricare il documento pdf della NACM (National Association of Chain Manufacturers) che definisce le caratteristiche delle catene nei vari gradi.