From Y2K - day 14 - messaggio ricevuto il 06-12-2015 alle 16.34 ora italiana
Mancano 1000 miglia!
Ieri a pranzo abbiamo festeggiato le 1000 miglia dall'arrivo stappando una bottiglia di champagne.
Festa a bordo, e naturalmente la bottiglia è evaporata in 5 minuti.
Ci siamo anche mangiati gli ultimi filetti rimasti della lampuga, cucinati magistralmente ai ferri con salmoriglio di capperi di Pantelleria dal cpt. Max.
Terminato il pasto, io e Max abbiamo continuato con crostini alla nutella, quindi dolcetti al cioccolato spagnoli e bicchierino di rhum.
Alla fine siamo caduti stremati in branda e abbiamo (finalmente) dormito per un paio di ore abbondanti.
Per il resto del pomeriggio siamo rimasti mezzi rincoglioniti, ma ci sta! (Come direbbe mio figlio Ale)
Per lo meno ci siamo ricaricati un po' le batterie.
A proposito di batterie, per ricaricare quelle della barca, ora che IdroPino (l'idrogeneratore) è fuori uso siamo costretti ad accendere il generatore diesel per 4-5 ore al giorno.
Un vero peccato, ma d'altronde i nostri consumi elettrici sono attestati intorno ai 4 Kilowattora al giorno, cioè circa 300 Ah.
I pannelli fotovoltaici non fanno molto perché spesso ci sono nuvole che coprono il sole, e l'eolico funziona, ma ha bisogno di qualche nodo in più di vento per erogare a sufficienza.
Non rimane quindi altro che ricorrere al generatore a gasolio. Ora è da poco passata la mezzanotte e sono in pozzetto a fare la guardia ai groppi.
Il radar in questo si è rivelato uno strumento fantastico, in quanto riusciamo a vederli quando sono ancora a parecchie miglia di distanza e spesso riusciamo pure ad evitarli correggendo la nostra rotta di qualche decina di gradi.
È incredibile come il vento aumenti improvvisamente non appena uno di questi groppi ci raggiunge. È come se qualcuno accendesse un ventilatore: si passa da 15 a 30 nodi in 10 secondi e se ci si fa trovare soprainvelati si rischiano danni gravi.
Pochi giorni dopo la partenza abbiamo ricevuto notizia che una barca stava tornando alle Canarie perché aveva disalberato, un'altra aveva subito gravi danni e stava tornando anch'essa, mentre una terza stava riparando a capo verde per danni alle vele.
Tutto ciò perché erano capitate in un groppo e non hanno avuto tempo di ridurre le vele.
Per questo motivo noi abbiamo deciso di mantenere una condotta conservativa, e navighiamo sempre con una mano alla randa (per i non addetti ai lavori significa con randa ridotta) e anche il genoa tangonato è ridotto.
Quando ci imbattiamo in un groppo, avvolgiamo velocemente il fiocco e rimaniamo con la sola randa facendoci spingere dal vento. Spesso anche con la sola randa terzaruolata raggiungiamo 9 nodi di velocità sotto la spinta del vento.
La barca viaggia bene, devo dire. Anzi, in questa andatura in poppa, più va veloce e più diventa stabile.
Notizie da segnalare:
Ieri mattina nonostante le alghe abbiamo provato a calare la lenza e dopo un'ora abbiamo tirato su un'altra ricciola.
La prossima traversata atlantica che farò dovrò ricordarmi di non imbarcare carne, tanto le proteine si possono procurare facilmente.
Ciao a tutti
Navigation Report
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At 06/12/2015 10:19 (utc) our position was 14°59.79'N 048°01.13'W
SOG:7.1Kt COG:261T WIND:19Kt from NET
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(Nota di Vittorio)
Beh, vice-skipper, se stai già pensando alla prossima traversata atlantica, vuol dire che ormai non ti ferma più nessuno!
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