[Aggiornamento: Queste lampadine LED sono ora acquistabili su www.negozioequo.com]
Chi mi conosce lo sa già, e del resto si capisce anche solo leggendo quello che scrivo su questo blog: a me piace l’idea di andare in barca a vela senza inquinare, nel pieno rispetto dell’ambiente.
Il mio sogno è quello di diventare autosufficiente dal punto di vista energetico, e questo è un obiettivo che in un microambiente come quello della barca a vela non è poi così difficile da realizzare, con le tecnologie attuali.
In un post precedente, avevo preso in considerazione i consumi elettrici delle utenze di bordo, indicando il frigorifero come il maggiore consumatore, il responsabile della scarica repentina delle batterie servizi.
Ma se vogliamo concederci anche in rada il piacere di bere un bel bicchierino di prosecco fresco, al frigo non possiamo certo rinunciare. Se no che vacanza sarebbe?
Tra gli accorgimenti che possiamo mettere in pratica senza sforzi e senza rinunciare alle piccole comodità, c’è la possibilità di sostituire l’illuminazione a bordo con delle lampadine a LED dell’ultima generazione.
Io ho fatto un test qualche mese fa, ed ho acquistato due lampadine che sostituiscono perfettamente quelle alogene dei faretti della dinette (nell’immagine qui a sinistra). Installarle è semplice come cambiare una lampadina: si toglie quella piccolina alogena con l’ampolla di vetro al quarzo e si infila al suo posto la basetta elettronica a dischetto sulla cui superficie sono collocati i LED. La luce è calda, quasi identica come tonalità a quella delle alogene. La luminosità è perfino un po’ superiore a quella dei faretti da 10W (infatti è 130 Lumen, corrispondenti ad una alogena da 15W), grazie ai LED SMD 5050, che sono LED dell’ultima generazione ad alta luminosità e consumo ancor più basso dei precedenti, che non hanno polarità e possono essere utilizzati in corrente continua tra i 10 ed i 15 Volt, quindi non si bruciano quando vengono accesi mentre il motore (e quindi l’alternatore) è in funzione e la tensione dei circuiti arriva a superare i 14 Volt.
Il consumo cala drasticamente: infatti ho verificato con l’amperometro che si passa da un assorbimento di circa 1 Ampere (faretti alogeni da 10W l’uno) a circa 0,15 Ampere.
Sì, avete capito benissimo: i consumi vengono drasticamente ridotti dell’80% !!
Ho quindi fatto due conti:
In una serata tipica estiva, se il tempo è bello, per la verità non si sta molto sottocoperta con la luce accesa, ma comunque tra il tempo per cucinare, poi quando si va in cuccetta magari si legge un libro, poi si va in bagno, ecc. ecc. secondo me possiamo fare una media di 4 faretti che restano accesi per 3-4 ore ogni giorno. Totale: 12-16 preziosissimi Ah al giorno se ne vanno così, solo per fare un po’ di luce.
Per avere un termine di paragone, si tratta dell’energia consumata dal frigorifero in 8-9 ore di funzionamento. Mica poco, no?
E non parliamo della luce di fonda, perché quella è una divoratrice di energia (io preferisco mettere in pozzetto due o tre di quelle lampade a LED da giardino, che si ricaricano di giorno col sole e si accendono automaticamente al calar della sera)
Tornando alla nostra illuminazione interna, installando delle lampadine a LED si risparmierebbero dunque almeno 10-12 Ah al giorno, che, sempre per dare un’idea concreta, è l’energia che può essere prodotta da un pannello fotovoltaico da 80 Watt in 3 ore di piena insolazione.
Beh, non so voi, ma io ho già deciso di passare ai LED.
Ora, l’unico “problemino” in effetti sarebbe il prezzo di queste lampadine elettroniche. Infatti ognuna di queste oggi costa circa 15 euro. Se ne trovano anche a qualche euro in meno (12-13), ma queste ultime non hanno le caratteristiche che servono a noi: per esempio devono essere alimentate a tensione costante e molto vicina ai 12V, altrimenti si bruciano.
Il discorso cambia se si fa un ordine di qualche centinaio, ma ovviamente solo per me sarebbero un po’ troppine, quindi lancio la sfida: perchè non ci organizziamo in gruppo d’acquisto in modo da far abbassare il prezzo intorno ai 10 euro e forse anche meno?
Ho predisposto un sondaggio online che, se volete, potete compilare e questo mi darà un’idea dell’interesse che c’è sull’argomento, tutto per poter decidere se organizzare l’acquisto comune oppure lasciar perdere.
Lo so, ora della fine si risparmieranno un centinaio di euro a testa e forse non vale nemmeno la pena sbattersi per così poco, ma io ci voglio provare lo stesso.
Qui sotto riporto il modulo. Se siete interessati, compilatelo mettendo anche il vostro nome e indirizzo email, che non sarà visibile a nessuno oltre a me.
Ci risentiamo prossimamente su questo blog con i risultati e naturalmente qualsiasi suggerimento sarà il benvenuto!
P.S.
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