Ricaricare più velocemente le batterie con l'Alternatore

22 novembre 2016 - autore

Ovvero: Come migliorare la carica dell'alternatore.

Sterling Power Alternator To Battery Charger ProAlt C 1280A

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Negli articoli del Blog Della Vela ho spesso parlato dei vari metodi per ottenere una ricarica delle batterie in maniera ecologica producendo energia elettrica da fonti rinnovabili (principalmente sole e vento).

Ma se non abbiamo pannelli solari o generatori eolici, possiamo sempre ricorrere al generatore a scoppio o all’alternatore del motore.

Lasciando stare per il momento il Generatore Diesel, che secondo me è più indicato per le barche con elevati consumi di energia elettrica (aria condizionata, cucine con fornelli elettrici o ad induzione, ecc.), non ci rimane dunque che azionare il motore entrobordo per qualche ora al giorno, affinché l’alternatore possa provvedere alla ricarica delle batterie dei servizi.

Non sempre, però, questa modalità si dimostra veloce ed efficace. Questo è dovuto al fatto che spesso gli alternatori di cui sono dotate le nostre imbarcazioni a vela non sono molto potenti e, per di più, sono dotati di regolatori di tensione progettati per le automobili che non sono molto efficienti in fase di ricarica.

Questi sono spesso molto semplici e si limitano ad abbassare la tensione in uscita dall’alternatore (15-17 Volt) ad un valore compatibile con la carica della batteria (tipicamente 14.7 Volt).

Oltre a ciò, spesso gli impianti elettrici delle nostre barche sono dotati di ripartitori di carica che hanno il compito di “suddividere” la corrente prodotta dall’alternatore tra la batteria per l’avviamento del motore e quella/quelle dei servizi ma che spesso hanno l’effetto indesiderato di abbassare di qualche decimo di Volt la tensione applicata ai poli delle batterie. Sono solo pochi decimi di Volt, ma questo abbassamento di tensione impedisce di fatto una ricarica completa degli accumulatori ed inoltre rende più lenta la fase di ricarica. Il risultato è che spesso le batterie caricate in questo modo raggiungono a malapena l’80% della loro capacità di carica nominale.

Sulla mia barca precedente, dotata di un alternatore da 70 Ampere, ho misurato con una pinza amperometrica la corrente che questo inviava alle batterie con il motore che girava al minimo e le batterie al 60-70% della carica massima. Ebbene, la corrente non superava i 10 Ampere. Uno spreco, visto che l'alternatore sarebbe stato in grado di erogarne facilmente almeno una cinquantina!

Spesso si cerca di porre rimedio a questi problemi installando un cosiddetto “alternatore di potenza”, cioè un secondo alternatore, più potente di quello di serie, che viene dedicato esclusivamente alla carica delle batterie dei servizi, eliminando in questo modo anche il ripartitore di carica.

A parte la spesa non indifferente legata all’acquisto di un nuovo alternatore, spesso questa soluzione presenta anche delle difficoltà di installazione in quanto bisogna trovare il posto adatto, fissare il nuovo alternatore con staffe adeguate alle forze torcenti non trascurabili che si svilupperanno durante l’uso.

Io credo invece che prima di ricorrere a questa spesa sia più utile cercare di far funzionare meglio l’alternatore che abbiamo già a bordo.

Esistono dei dispositivi elettronici che si installano a valle dell’alternatore e del regolatore di tensione e che funzionano esattamente come se fossero dei sofisticati caricabatterie da banchina dell'ultima generazione.

Per estrarre dall’alternatore tutta la potenza di cui è capace, questi congegni elettronici devono lavorare in modo assai “furbo”, comportandosi nei confronti dell’alternatore come se fossero delle batterie scariche, forzandolo in tal modo a produrre quasi al massimo delle sue potenzialità. Tutta l’energia prodotta da questo verrà quindi riversata alle batterie con algoritmi sofisticati in modo da minimizzare i tempi di ricarica senza tuttavia danneggiarle. Proprio come avviene con i più recenti caricabatterie a 220 Volt.

L’installazione di un cosiddetto “Alternator To Battery Charger” arriva anche a dimezzare i tempi di ricarica delle batterie, senza necessità di sostituire l'alternatore ed evitando che l'entrobordo si usuri inutilmente.

L’installazione di un Alternator-To-Battery-Charger  è davvero semplice ed alla portata di tutti. E’ adatta a qualsiasi tipo di alternatore in quanto non sostituisce il suo regolatore di tensione, ma viene installato a valle di questo.

Include già un ripartitore di carica “intelligente” che non produce cadute di tensione e quindi eventualmente si sostituirà a quello che avete già installato.

Se non avete ancora un ripartitore di carica, sarà l’occasione buona per apportare un netto miglioramento all’impianto elettrico, magari eliminando quell’incompreso commutatore “1-2-Both” che pochi sanno effettivamente usare in modo corretto.

Se un solo ripartitore di carica non dovesse bastare (tipico caso in cui ci sono più di due banchi di batterie – ad esempio quando c'è una batteria dedicata all'elica di prua) si possono aggiungere in cascata altri ripartitori, detti "splitter". Questo prodotto è già predisposto per questa evenienza ed è sufficiente acquistare un accessorio.

Il tutto  ad un costo tutto sommato accettabile e qualche decina di minuti di lavoro.

Come sempre, sono a disposizione di chi volesse approfondire o solo per un consiglio.

Contattatemi via email oppure telefonate al 3925078006.

Per acquistare il prodotto, clicca qui: Potenziare la carica dell'alternatore del motore.


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Comments

Molto interessante. Ne parlerò sicuramente con il mio elettricista per l'installazione.

Aldo Sinigaglia   novembre 23. 2016 09:02

argomenti trattati con la giusta leggerezza e ottimi approfondimenti tecnici

Maurizio   aprile 4. 2020 07:46

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