Ovvero: Come migliorare la carica dell'alternatore.
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Negli articoli del Blog Della Vela ho spesso parlato dei vari metodi per ottenere una ricarica delle batterie in maniera ecologica producendo energia elettrica da fonti rinnovabili (principalmente sole e vento).
Ma se non abbiamo pannelli solari o generatori eolici, possiamo sempre ricorrere al generatore a scoppio o all’alternatore del motore.
Lasciando stare per il momento il Generatore Diesel, che secondo me è più indicato per le barche con elevati consumi di energia elettrica (aria condizionata, cucine con fornelli elettrici o ad induzione, ecc.), non ci rimane dunque che azionare il motore entrobordo per qualche ora al giorno, affinché l’alternatore possa provvedere alla ricarica delle batterie dei servizi.
Non sempre, però, questa modalità si dimostra veloce ed efficace. Questo è dovuto al fatto che spesso gli alternatori di cui sono dotate le nostre imbarcazioni a vela non sono molto potenti e, per di più, sono dotati di regolatori di tensione progettati per le automobili che non sono molto efficienti in fase di ricarica.
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Negli articoli precedentemente pubblicati sull’argomento della ricarica delle batterie di bordo, ho puntato l’attenzione sui metodi per così dire ecologici, che sfruttano le energie rinnovabili (principalmente il sole).
Ora vorrei soffermarmi invece sul metodo in un certo senso più tradizionale, basato sul classico alternatore collegato al motore.
In effetti questa potrebbe essere una valida alternativa all’installazione di un generatore di corrente, che se da un lato avrebbe l’enorme vantaggio di risparmiare il motore principale, non è una scelta sempre praticabile per motivi di costi e di spazio. More...
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Attenzione: per leggere una versione più aggiornata di questo articolo, che spiega come migliorare la carica delle batterie utilizzando l'alternatore del motore, clicca qui. Il resto dell'articolo rimane attuale.
Nell’articolo precedente abbiamo visto come calcolare il fabbisogno giornaliero di energia elettrica.
La stessa quantità di corrente che viene consumata dagli apparecchi elettrici in funzione a bordo dovrà in qualche modo essere fornita alle batterie per evitare che queste si scarichino completamente.
Per ricaricare una batteria al piombo ed elettrolita da 12 Volt, dobbiamo applicare ai suoi poli una tensione compresa circa tra 14.4V e 14.7V. Questo assicura una ricarica completa (cioè vicina al 100% della capacità nominale della batteria) in tempi abbastanza rapidi.
Quando la batteria è completamente carica, bisognerà portare la tensione applicata a 13.8 Volt, per evitare danni da surriscaldamento alla batteria stessa. La tensione di 13.8 Volt non aumenta ulteriormente la carica della batteria, ma si limita semplicemente ad evitare che questa possa perdere parte dell’energia accumulata anche se non sottoposta a nessun carico. Le batterie al piombo sono infatti soggette ad un fenomeno detto autoscarica, che ne causa un lento, ma progressivo scaricamento. More...
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