La Solbian recentemente ha messo in commercio una nuova linea di pannelli fotovoltaici flessibili chiamata All-In-One, caratterizzata dal fatto di avere un regolatore di tensione MPPT incorporato, che prende il posto di una delle celle di silicio.
Questa nuova serie di pannelli solari è quindi rivolta agli utenti che hanno poca dimestichezza con cacciaviti e connettori e preferiscono una soluzione semplice da installare. Infatti per l’installazione sarà sufficiente connettere i due cavi che escono dal pannello ai morsetti della batteria. Niente di più semplice, quindi. Unica attenzione va posta alla polarità delle connessioni: il positivo del pannello sul positivo della batteria, e il negativo sul negativo.
Per comodità si può pensare di utilizzare un connettore bipolare stagno ad incasso, creando una presa a parete in pozzetto o all’interno dell’imbarcazione, come ho fatto io (vedere foto a lato).
Consiglio sempre di installare un fusibile da 20-30 Ampere sul cavo positivo, il più vicino possibile al morsetto della batteria. Questo per garantire una protezione aggiuntiva dai corto circuiti.
I pannelli Solbian All-In-One sono venduti in tre potenze: More...
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Alcune persone, vedendo un precedente video di un test di pannelli solari, mi hanno scritto chiedendo se i regolatori di tensione con tecnologia MPPT fossero davvero migliori di quelli “normali” (PWM), visto che il loro prezzo è abbastanza alto (oltre i 100 euro).
Sfidando la voglia di far niente che mi ha assalito questa estate, sono riuscito a fare un piccolo video che mostra il funzionamento di uno di questi regolatori, il Western CO WRM15.
Spero che risulti chiaro. Buona visione
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La Solbian è un’azienda di Torino che realizza pannelli fotovoltaici flessibili ad alto rendimento. Si tratta dei pannelli solari che vengono anche installati sulle barche di Soldini, che credo sia uno dei soci dell’azienda (SOL-BIAN).
Recentemente ho contattato la Solbian chiedendo informazioni sul loro prodotto, ed ho anche acquistato un kit con pannello da 100W per provarlo (leggete più avanti i risultati del test) ed infine li ho convinti ad offrire i kit ai lettori del blog ad un prezzo vantaggioso.
[Aggiornamento: è stata attivata una convenzione con il sito Negozio Equo per avere un ulteriore sconto sui prezzi esposti. Scrivete a info@negozioequo.com per richiedere il coupon sconto (dovete dire che siete lettori del Blog Della Vela)]
Composizione del kit:
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Nota: puoi leggere altri articoli e recensioni sui pannelli fotovoltaici flessibili per nautica e camper cliccando qui
Non appena ho potuto mettere le mani su questa vera novità in fatto di fotovoltaico, ho subito pensato a voi.
Ed ecco qui in anteprima il nuovo pannello solare prodotto dalla Enecom Italia, un’azienda di Torino, con sede anche a Verona. (cliccate sulle foto per ingrandirle)
Di pannelli fotovoltaici flessibili e calpestabili ce n’erano già molti in commercio, ma la novità di questo consiste nel fatto che è realizzato in silicio cristallino, e pertanto ha un rendimento quasi doppio rispetto ai “soliti” pannelli flessibili, che sono realizzati in silicio amorfo (vedi l’altro articolo del blog). Questo pannello in effetti vanta un’efficienza del 16%, che è fra le più alte oggi disponibili.More...
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(Aggiornamento di genaio 2014: ora esistono pannelli solari flessibili efficientissimi che possono essere installati molto semplicemente - anche volanti - in quanto pesano pochissimo. Puoi leggere un test cliccando qui. Questi pannelli solari sono venduti anche in kit sul sito www.negozioequo.com con uno sconto esclusivo per i lettori del Blog Della Vela).
Dopo aver scelto accuratamente il tipo di pannello fotovoltaico che fa al caso nostro, dobbiamo finalmente procedere con la sua installazione a bordo.
Ma come fare? E soprattutto, dove installarlo? Quando, un paio d’anni fa, mi sono trovato nella condizione di dover decidere, non vi nego di essermi un po’ arenato e di avere pensato per qualche tempo alla sistemazione ideale, prima di prendere una decisione.
Sono partito con l’idea di far costruire ed installare il classico rollbar in tubo di acciaio inox a poppa. Ma non ero molto convinto: a parte la spesa (se te lo fai fare ed installare ti costa una piccola fortuna, e comunque ben di più del costo del pannello), quello che mi lasciava perplesso era l’effetto estetico finale. More...
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La barca a vela è il mezzo di trasporto ecologico per definizione.
Andare a vela, secondo me, non è solo un hobby o uno sport, ma è anche e soprattutto uno stile di vita, una filosofia. Io personalmente sono da sempre affascinato dall’idea del raggiungimento dell’autonomia energetica in barca.
Ho sempre mal sopportato, durante le soste per qualche giorno in rada, di dover accendere quotidianamente per un’ora o due il motore al solo scopo di ricaricare le batterie di bordo. E non è solo per un problema di usura del motore, vi assicuro!
Un paio d’anni fa ho quindi deciso di dotarmi di un pannello fotovoltaico da 85 watt per vedere se riuscivo a diradare le ricariche con l’alternatore del motore.
Ebbene, devo dire con molta soddisfazione che l’installazione di quel singolo pannello solare mi garantisce in media quei 35-40 Ah al giorno che sono sufficienti nel mio caso a far fronte ai consumi.
In definitiva, con tempo soleggiato sono rimasto fino ad una settimana in rada senza accendere il motore.
Ma andiamo per gradi. More...
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Attenzione: per leggere una versione più aggiornata di questo articolo, che spiega come migliorare la carica delle batterie utilizzando l'alternatore del motore, clicca qui. Il resto dell'articolo rimane attuale.
Nell’articolo precedente abbiamo visto come calcolare il fabbisogno giornaliero di energia elettrica.
La stessa quantità di corrente che viene consumata dagli apparecchi elettrici in funzione a bordo dovrà in qualche modo essere fornita alle batterie per evitare che queste si scarichino completamente.
Per ricaricare una batteria al piombo ed elettrolita da 12 Volt, dobbiamo applicare ai suoi poli una tensione compresa circa tra 14.4V e 14.7V. Questo assicura una ricarica completa (cioè vicina al 100% della capacità nominale della batteria) in tempi abbastanza rapidi.
Quando la batteria è completamente carica, bisognerà portare la tensione applicata a 13.8 Volt, per evitare danni da surriscaldamento alla batteria stessa. La tensione di 13.8 Volt non aumenta ulteriormente la carica della batteria, ma si limita semplicemente ad evitare che questa possa perdere parte dell’energia accumulata anche se non sottoposta a nessun carico. Le batterie al piombo sono infatti soggette ad un fenomeno detto autoscarica, che ne causa un lento, ma progressivo scaricamento. More...
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Grazie alle email che qualcuno di voi ogni tanto mi invia, dandomi suggerimenti sugli argomenti da trattare, ho deciso di iniziare a scrivere una serie di articoli dedicati al tema dell’elettricità a bordo. In questo primo articolo vedremo alcuni concetti di base, che serviranno per calcolare il consumo quotidiano di elettricità, in modo tale da determinare l’autonomia del parco batterie installato a bordo.
Di una qualsiasi corrente elettrica si possono misurare tensione e intensità.
La tensione si misura in Volts (abbreviata in V) e per questo motivo a volte viene detta voltaggio (personalmente lo trovo un termine bruttissimo).
L’intensità di corrente, invece, si misura in Ampere ( A ) ed anche questa in maniera impropria viene talvolta denominata amperaggio. More...
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